Ogni quilter ha le sue regole di lavoro, frutto dell’esperienza, ma soprattutto degli errori commessi nel tempo.
Nelle quiltature seguo un metodo di lavoro sempre uguale, dalla preparazione alla finitura: oggi vi spiego la mia “regola del cinque”.
Solitamente quando trapunto E2E con il software, tutto fila liscio fortunatamente. Cerco di non avere nel mezzo della quiltatura, i fili da saldare e preferisco iniziare una spoletta nuova quando vedo che manca molto per fare una nuova riga del pattern.
Durante la quiltatura freemotion con la longarm invece, ci possono essere degli inconvenienti: cambio del filo, un punto saltato oppure una zona da ripassare.
Sapendo che può succedere preparo, sul cuscinetto puntaspilli, che tengo sopra la testa della longarm, cinque aghi di sicurezza, che mi aiuteranno ad individuare le zone da riprendere.
5 aghi: perché proprio questo numero?
Ho sempre usato gli aghi di sicurezza per segnare i punti da riprendere a lavoro finito, anche quando ho trapuntato con le mie Pfaff e Bernina, ma sui primi lavori non ho mai tenuto il conto di quanti ne avessi usati.
Poi, con il tempo e l’esperienza, gli interventi di “aggiustamento” sono diventati sempre meno.
Sono passata ad un numero per me ragionevole, cinque appunto, cercando di sistemare il più possibile durante la trapuntatura, i fili da saldare o i punti da ripassare, per non perdere troppo tempo alla fine.
Dopo lo smontaggio dal lavoro quiltato restano da fare ancora alcune cose:
tagliare l’eccesso di imbottitura e di retro;
squadrare per preparare la cucitura del binding;
fissare i fili in sospeso;
rimediare a qualche piccola imperfezione.
E’ proprio in questo momento che gli aghi mi aiutano a trovare dove c’è da intervenire.
Sapendo quanti ne ho usati, tutti cinque o meno, dopo che li ho riposti sul cuscinetto, so che ho proprio terminato il mio lavoro.
Non mi resta che passare il quilt con il vapore e lasciarlo riposare per un giorno per far ritornare la morbidezza dell’imbottitura che, arrotolata sulla longarm durante la quiltatura, si è un po’ schiacciata.