Il Civil War di Rina
Ogni lavoro ha la sua storia e a me piace raccontarla.
Quiltare è una passione; condividere con la quilter gli aspetti particolari che hanno dato vita al quilt, è un privilegio.
Rina mi ha affidato la trapuntatura del suo Civil War dandomi piena libertà. Io però ho voluto darmi dei paletti ben definiti per non rendere “stonato” il quilt.
Un Civil War è la coperta che, per definizione dell’artista che l’ha proposto, Barbara Brackman, riproduce blocchi cuciti durante gli anni della guerra civile degli Stati Uniti, la Guerra di Secessione.
E’ composto con stoffe che si rifanno ai disegni del tempo. Proprio per questo non ho voluto fare geometrie in stile moderno, oppure optare per un E2E che penalizzasse il bellissimo lavoro di Rina.
Ho scelto di fare la corona piumata sui blocchi a fondo unito: un disegno che si trova in forme diverse sui quilt antichi, come in quelli degli Amish ancora oggi.
I blocchi hanno cuciture ad eco, forme semplici che non distolgono l’attenzione dei disegni. Le quiltature a mano dei quilts del tempo seguono disegni basici: le donne non avevano molto tempo per fare una quilt dunque le trapuntature servivano soltanto per fermare i tre strati. Esistono alcuni esemplari che all’interno hanno come imbottitura le foglie delle pannocchie e sono composti con i pezzi ancora utilizzabili delle camicie dei loro uomini. Che fortunate siamo oggi a disporre della miriade di stoffe che troviamo in commercio!
L’unica licenza che mi sono presa è stata per il bordo: piume quiltate a mano libera che ondeggiano sul fondo unito.
Rina mi ha regalato alcuni pensieri su questo quilt che, con il suo permesso, vi lascio leggere.
Rina racconta il suo Quilt
Questo quilt è il risultato finale di un BOM (Block of the Month) che ho seguito nel 2020.
Si chiama Yankee Notions, ed è strettamente correlato al periodo della guerra Civile Americana (1861-1865).
La signora Barbara Brackman che l’ha proposto nel suo blog (www.CivilWarQuilts) presentava un block al mese per tutto l’anno, e se era possibile dovevamo usare riproduzione di stoffe di quell’epoca. Sebbene nel mio quilt ci siano anche stoffe di epoche storiche diverse, il risultato finale è molto piacevole alla vista e nell’ insieme molto armonioso.
Durante l’anno ho deciso che volevo farlo più grande di come sarebbe venuto, così ho scritto alla signora Brackman chiedendole un bonus per altri quattro blocks.
Lei, gentilmente, mi ha suggerito quattro blocks dal suo libro, Civil War Sampler, che ho aggiunto ai miei dodici. Durante l’anno, venivano anche suggeriti dei modi su come assemblare i blocchi ed io ne ho scelto uno in base ai colori delle stoffe che avevo scelto.
La signora Brackman è una ricercatrice di quilts antichi e fa ricerche storiche sulle stoffe e i disegni usati dalle donne di quell’epoca. Ogni blocco ha un riferimento particolare ad una persona o ad un luogo, e questo rende tutto il processo di creazione del quilt ancora più interessante!
Il tocco finale si ha con la quiltatura; anticamente venivano quiltati al 90% a mano, oggi ci sono diversi mezzi per abbreviare il procedimento.
Io mi riferisco alla mia amica Lidia per finire il mio quilt, e lei opera sempre una magia e non mi delude mai!
Una parte per me molto importante e la rifinitura finale, quando si completa il quilt con il “binding”, il bordino sbieco o in drittofilo che chiude insieme i tre strati del quilt. Personalmente assaporo questo momento, perché so che a breve potrò essere abbracciata dal lavoro delle mie mani.
Se vuoi sapere di più sulla storia dei blocchi ed il loro significato clicca sul nome del quilt: Yankee Notions.